Importante punto di vista (che da sempre è anche il nostro!!) di Lemuel D. Miller fondatore dello storico allevamento Joshua Kennels (Florida 1967).
Buona lettura!!!
Mentre scrivo questo capitolo il dibattito è ampio in riferimento a questa magnifica razza di cane. Quelli che si proclamano esperti della razza hanno diverse opinioni, tutti sostengono di avere il reale, il vero, il solo ed unico American Bulldog. Tuttavia, non si possono trovare prove reali per sostenere queste convinzioni ed opinioni. I neofiti della razza, nella speranza di possedere uno di questi bei animali, siedono in poltrona, con il telefono in mano cercando di trovare la reale verità mentre chiamano ogni allevatore delle riviste di settore. Quello che in sostanza avviene è che l'allevatore con la migliore parlantina da venditore ottiene un nuovo cliente e la voce si sparge che sono loro ad avere l'unico, vero Bulldog americano. Il dibattito continua perché anche i cosiddetti esperti non possono essere d’accordo su quanto grande, quanto alto, quanto bully, su quale colore, quanto debbano pesare, quale tipo di lavoro dovrebbero fare, se esistono, da dove provengono veramente questi cani, ecc.
Se posso essere sfacciato, se guardiamo solo all'inizio di questo secolo, fino agli anni '60 ed ai primi anni '70, prima che le persone iniziassero ad alterare l’American Bulldog da lavoro e da bestiame, ci sono abbastanza prove per verificare la dimensione e l'aspetto ( conformazione). L'interesse dell'allevatore e degli appassionati dovrebbe innanzitutto essere quello di tutelare la razza nella sua vera forma, preservando il tipo di bulldog che si è supportato e definito durante la storia. Se questo avvenisse, avremmo la costanza della razza.
Posso chiedere rispettosamente: "Vogliamo preservare ciò che ci è stato trasmesso dai nostri antenati o vogliamo sviluppare una nuova razza di cane?" Negli anni passati, gli allevatori in America hanno dimostrato più e più volte che occorrono solo pochi anni per rovinare un buon cane. Per esempio, negli anni '60 e '70, il Rottweiler era una buona razza di lavoro. Oggi, è difficile trovarne uno buono se non si effettua un’importazione che si paga un sacco di soldi.
E che ne pensate di quelli che che hanno preso un buon bulldog da lavoro e lo hanno trasformato in un vecchio fesso rovinato? il Bulldog inglese ora conosciuto non assomiglia all'originale, non agisce come l'originale e non funziona come l'originale. Eppure hanno l'audacia di chiamare questo cane un Bulldog quando l'unica cosa che può afferrare è un pisolino! Per favore, permettetemi di spiegarlo così. Durante il periodo dei bull-bating e dei combattimenti tra cani, i Bulldog dovevano essere cani forti, cani potenti, cani di grande coraggio e ed estremamente attivi. Ma quando l’epoca finì, qualcuno ebbe quella che credeva fosse una buona idea (purtroppo una cattiva idea per i bulldog) e cominciò a selezionare per passione ( per scopi di show).
Le caratteristiche desiderate dai veri bulldoger nei tempi precedenti per scopi di combattimento, furono esagerate da questi appassionati, in modo che lo sfortunato Bulldog diventasse seriamente anormale. Durante il periodo di rinnovo, svilupparono enormi teste, gambe incurvate e toraci larghi, e molto spesso questi bulldog anormali erano storpi. Solo Dio sa con certezza come sono stati raggiunti questi cambiamenti fisici. L'unica cosa certa è che il cane sviluppato dagli appassionati non avrebbe mai avuto successo come cane da battaglia, da caccia o da combattimento. Studiando le foto A, B, C, D, E, F, G è possibile vedere facilmente la suddetta trasformazione.
Ovviamente, c'era davvero un cambiamento drastico nei bulldog da show creati dai appassionati, ma grazie a Dio, non tutti i Bulldogs hanno attraversato questa trasformazione. È evidente da questo bronzo chiamato “Beware of the Dog” (Attenti al cane) dell'anno 1880 (foto H), che alcuni ceppi del vero Bulldog da lavoro sono stati mantenuti.
Quindi cosa ci insegna? Credo che insegni che alla fine del secolo non c'era solo un working Bulldog che poteva ancora fare il lavoro per cui era stato selezionato, ma c'era anche un Bulldog da che non poteva fare alcun tipo di lavoro. Il problema è questo, ci sono pochissimi allevatori che selezionano per preservare la razza originale. Al contrario, gli allevatori semplicemente selezionano ciò che sembra buono prima di scoprire cosa è effettivamente buono. Perché l'aspetto è ciò che vende, quindi il denaro diventa più importante della salvaguardia della razza. Uno dei motivi per cui il tipo originale è stato distrutto dalle pratiche di allevamento di oggi è perché l'allevatore di oggi non ha idea della storia del vero American Bulldog. Cosa c'è di peggio, a quanto pare a loro non importa.
Capitolo tradotto dal libro “American Bulldogs stories, facts & legends” di Lemuel D. Miller