bullbaiting1Il bull-baiting (in italiano "tormento di tori") era una particolare forma di tauromachia .

Si trattava di un'attività cruenta organizzata a fini di intrattenimento che metteva di fronte un toro e dei cani allevati a tale scopo. La popolare razza canina dei bulldog venne selezionata in Inghilterra espressamente per il bull-baiting.

Si diffuse in Gran Bretagna tra il Medioevo ed il XIX secolo.

Il lord Guglielmo di Warenne, signore di Stamford, si sarebbe dilettato di assistere ad un inatteso spettacolo: un toro inferocito, fuggito dal recinto, portò scompiglio con una folle carica attraverso la città fino a che non venne abbattuto in un prato dai possenti cani da guardia dei macellai cittadini. Al lord piacquero sia l'inseguimento del toro, cui aveva preso parte, sia la lotta tra il bovino ed i cani, così si accordò con la municipalità perché ogni anno, il 13 novembre, lo spettacolo venisse riproposto.

Durante l'Età elisabettiana, il bull-baiting venne messo in scena, a Londra, nel Beargarden. Rispetto agli altri sanguinosi intrattenimenti prevedenti l'uso di animali (combattimento di galli e bear-baiting) il bull-baiting mantenne sempre un'estrazione più prettamente plebeo-popolare. La pratica era tanto diffusa da esser divenuta parte integrate della prassi di macellazione delle carni bovine. Si riteneva infatti che il "trattamento" del bull-baiting migliorasse il sapore della carne. Al tempo della Regina Anna (1702-1714), venuto meno il Beargarden, le lotte di cani e tori venivano messe in scena due volte a settimana ad Hockley-in-the-Hole, vicino Clerkenwell (area centrale di Londra). Simili spettacoli erano anche diffusi nei centri di provincia.bullbaiting2

Come altri cruenti spettacoli coinvolgenti gli animali, il bull-baiting venne formalmente abolito in Inghilterra dalla "Legge contro la crudeltà verso gli animali" del 1835.
« C'era un luogo costruito in forma di un teatro che serviva per il tormento dei tori e degli orsi. Venivano bloccati da tergo e poi assaliti da grandi bulldog, non senza rischio per i cani, causato dalle corna degli uni e dalle zanne degli altri, che talvolta restavano uccisi sul posto. Cani freschi erano tenuti pronti per rimpiazzare immediatamente quelli feriti o stanchi. »

(Walpole, H. [e] Naunton, R. [a cura di] (1797), Paul Hentzner's travel in England during the reign of Queen Elizabeth [...], Londra, Edward Jeffery, pp. 29-30)