COME EVITARE ZUFFE con IL VOSTRO AMERICAN BULLDOG

zuffe1Partiamo dal presupposto che è assolutamente normale che cani adulti dello stesso sesso litigano e non è una prerogativa dei nostri AB!
Inoltre è ancora più normale se sono maschi (ci si dovrebbe pensare, quando si sceglie il sesso del cucciolo. Le femmine andranno pure in calore, ma i maschi litigano il triplo di loro!!).

Esistono razze selezionate per lavorare in gruppo o in muta e quindi avere bassa aggressività intraspecifica; ne esistono altre, come quelle da compagnia, selezionate per essere amichevoli in generale. Sono casi piuttosto rari e non è affatto il caso dei nostri AB!
La stragrande maggioranza dei soggetti adulti maschi o femmine che siano, di fronte ad un altro adulto, entrano in competizione e non sempre ritualizzano, come farebbero due lupi: perché i cani non sono più lupi, così come noi non siamo più scimmie.

Così anche loro, proprio come noi, litigano a volte in modo più serio dei loro progenitori, e spesso con conseguenze più drammatiche perché i lupi, più o meno, son tutti della stessa dimensione. I cani no.
Ma perché i cani litigano?
Lo fanno perché a volte non hanno (o credono di non avere) altra scelta (vedremo in seguito perché).
Lo fanno perché nella nostra società il cane, animale da branco, si trova perennemente di fronte ad estranei che NON fanno parte del loro branco e che quindi loro tendono ad allontanare dal loro territorio.
Lo fanno perché sono animali gerarchici: per esempio quando incontrano un loro simile assumono atteggiamenti dominanti che l’altro non accetta.
Lo fanno perché gli umani li premiano e li gratificano quando si mostrano aggressivi (tipico caso del proprietario che accarezza il cane dicendogli “stai buono, stai buono” mentre lui sta ringhiando e abbaiando, rinforzando così il suo comportamento anziché “calmarlo”).
Lo fanno per migliaia di altri possibili motivi parecchi dei quali sono causati da errori umani.zuffe2

Se volete che il vostro AB sia il classico “cane da parchetto” e che resti tale anche dopo i 9-10 mesi (ovvero dopo la maturità sessuale)… forse è meglio che scegliate un’altra razza, selezionata per essere amichevole.
In caso contrario dovrete mettere in conto che prima o poi il vostro AB possa litigare: magari solo perché è stato un altro cane a provocarlo, ma può succedere: proprio perché è normale che succeda!

1 – Il guinzaglio è uno scatenatore di risse!!
Di fronte ad un possibile conflitto con un suo simile, il cane ha tre scelte rappresentate dalle famose “tre Effe”: fly, freeze or fight. Ovvero: scappare, immobilizzarsi o combattere.
Il cane non è una specie che “freeza” volentieri e soprattutto i nostri AB, perché questa è una scelta che solitamente compete alle prede e non ai predatori. Immobilizzarsi significa “cercare di non farsi vedere dal nemico”, questo ha senso per la preda (per esempio conigli e capre ecc.)ma non per il predatore, che se si fermasse non acchiapperebbe più nessuno e morirebbe di fame!
zuffe3Il cane, in quanto predatore è una specie che sceglie prevalentemente il movimento: o di fuga, o di attacco.
Il guinzaglio, non gli permette l’opzione “fly” e quindi quasi obbliga il cane a scegliere il “fight”! Inoltre, più è corto e teso, più aumenta l’aggressività.
Quindi, se il nostro AB tende ad azzuffarsi bisognerebbe evitare il più possibile gli incontri al guinzaglio.
Siccome questo non è possibile per chi vive in città, bisogna imparare a controllare il proprio AB insegnandogli i comandi di base (seduto, terra, resta) anche in presenza di qualsiasi distrazione.
E’ impegnativo, ma educare il proprio cane è una responsabilità precisa! Se non vogliamo lavorare per lui e con lui, ci sono sempre i peluches!!

2 – Socializzare i cuccioli NON BASTA.
La visione buonista del cane che, una volta socializzato, rimane a vita un amichevole giocherellone è una gran falsità, soprattutto per quanto riguarda i nostri AB,
Un cane , nella società umana moderna, avrà milioni di occasioni per litigare e non si può davvero pretendere che le ignori tutte, a meno che non vogliamo ridurlo a un pacifico bambacione che però perderebbe qualsiasi utilità pratica.
E’ preferibile essere in grado di controllare il proprio cane, oltre a cercare di evitare e quindi prevenire le occasioni a rischio.
La socializzazione serve SOLO a far sì che essi imparino a comunicare correttamente con i loro simili. Dopodiché sta a NOI capire quando questa comunicazione smette di essere da “Giochiamo a rincorrerci?” “No, dai giochiamo alla lotta!” a: “Dì un po’, coso… lo sai che stai nel mio territorio? Levati di mezzo!!” “Ma non ci penso nemmeno, questo è il MIO territorio non il tuo!!”
Questi “dialoghi” sono purtroppo frequenti in parchetti ed aree cani che sono luoghi “a libero accesso”. Il cane, soprattutto l'American Bulldog, il territorio in cui vive o dove lo si porta quotidianamente lo difende perché lo ritiene SUO!!
Quando la conversazione tra cani comincia a prendere questa piega non è che i due non sappiano comunicare. In realtà comunicano benissimo e si spiegano perfettamente.
Molto spesso i cani reagiscono aggressivamente perché sono stati provocati, ma non è sempre possibile percepire e quindi capire i loro segnali, a volte bastano i segnali odorosi per lanciare una sfida! E se il vostro AB la accetta e non si tira indietro non potete definirlo un cane “cattivo” o “aggressivo”: non è stato lui a cominciare. Semplicemente, non sta lì a farsi provocare, schernire e minacciare come probabilmente non ci stareste voi.zuffe4

3 – La socializzazione, può essere addirittura dannosa
E’ importante far socializzare tra loro cani di taglia ed età il più possibile compatibili. Perché se un cucciolo di jack russell gioca con un cucciolo di American Bulldog, può succedere che si facciano male tutti e due! Il primo perché l’altro, anche solo giocando, può demolirlo; il secondo perché, tentando di star dietro ai movimenti rapidissimi di un cane mille volte più agile di lui, potrebbe rompersi i legamenti. Se due cuccioli si fanno male mentre stanno socializzando, la cosa che associano in automatico è che sia colpa dell’altro cane!! Associano infatti l’effetto alla causa, quindi può succedere che diventino aggressivi verso i loro simili proprio per colpa della nostra smania di renderli super-amichevoli.
Concludendo: socializzazione ASSOLUTAMENTE SI’, ma socializzazione fatta con buon senso!

4 – Noi, proprietari di cani di grossa taglia non possiamo considerare i cani piccoli come se fossero “di serie B”.
Vi piacerebbe che mentre il vostro AB si fa il suo giretto al parco, qualcuno liberasse un tirannosaurus rex nella stessa area?
Non bisogna essere uno scienziato per capire che anche la più piccola rissa tra un cane di taglia grande ed uno di taglia piccola, può avere tristi conseguenze a volte addirittura letali per il più piccolo.
Quindi:
- Tenete il vostro AB SEMPRE al GUINZAGLIO nei luoghi dove non è possibile lasciarlo libero;
- Fategli indossare la MUSERUOLA, se siete consapevoli che il vostro AB è un coatto attaccabrighe;
- Effettuate su di lui un CONTROLLO CONTINUO, composto soprattutto da un richiamo impeccabile e da una certezza totale di ottenere una risposta immediata ai comandi come “fermo”, “seduto”, “lascia”. Non siete capaci? Esistono apposta educatori e addestratori!!
- Prestate la massima attenzione agli altri cani presenti nei luoghi in cui pensate di liberare il vostro AB!
Ovviamente è necessario il reciproco rispetto!!
Anche il proprietario di un chihuahua dovrà essere ben consapevole di avere un microcane e prevenire situazioni a rischio! Non possono pretendere che tutti gli altri cani si rimpiccioliscano, né che vadano in giro con una museruola stile Hannibal Lecter!!! Basta solo un po’ di organizzazione lasciando a casa l’arroganza, magari spostandoci un po’ più in là o per esempio dandoci appuntamento all’aree cani alla stessa ora con altri proprietari di cani di grossa taglia in modo da poterli liberare assieme senza rischi! Magari avvisate i proprietari di microcani che ad una determinata ora ci siete voi e pregateli di portare i loro amici mezz’oretta prima o dopo.
Ci si può benissimo organizzare senza diventare arroganti: basta solo un po’ di buon senso.

zuffe55 – Prevenire è sempre meglio che curare
Bella scoperta, direte eppure sembra che non sia chiaro per tutti!!
Chi ha l’AB rissoso o se ne frega (a volte ne va anche fiero…), o sperimenta tentando soluzioni magari suggerite dall’amico o dal cugino di turno, mettendo costantemente i loro cani (e quelli altrui) in situazioni a rischio.
A volte basterebbe semplicemente cambiare strada, o fermarsi un attimo prima, o evitare di andare all'area cani proprio all'ora precisa in cui si sa che arriverà il cane acerrimo nemico del vostro AB!! Anche perché ricordate che una soluzione definitiva al cane rissoso, in realtà, non esiste (a meno di volerlo traumatizzare o snaturare, vedi post precedenti). Il cane rissoso deve essere controllato! Può essere possibile infatti che accetti di incrociare altri cani a distanze adeguate prima di cominciare a tirare, strozzarsi, ringhiare e sbatterci a terra, ma non potremo MAI obbligare un cane a socializzare con i propri simili se in realtà lui non li sopporta!!
Dato che è normale che i cani litigano (vedi post del 11/12/17 ), non ci sono motivi per forzare inutilmente la mano verso un risultato che già sappiamo di non poter ottenere!
Quindi evitare le occasioni di litigio è la soluzione migliore!! Siamo noi che dobbiamo mettere sempre il nostro AB nella condizione di non sbagliare e ciò non vuol dire che il vostro AB non dovrà mai più incontrare un altro cane.
Spesso i maschi (anche quelli rissosi) accettano la compagnia delle femmine (e viceversa): quindi fate interagire soggetti di sesso diverso, e con molta probabilità non dovrebbe scattare la zuffa. Non sta scritto da nessuna parte che ogni cane debba avere decine di amici della sua specie: UNO basta e avanza!
Se il vostro AB odia anche le femmine (o viceversa), allora c’è stato probabilmente qualche problema all’origine (cane preso troppo piccolo, non socializzato ecc.)
Succede però anche con i cani provenienti da storie di abbandono: in questo caso chi li adotta non ha alcuna colpa, ovvio… però ha un problema da risolvere.
Se avete un cane con questa problematica, allora conviene ricorrere all’aiuto di un professionista per cercare di ottenere risultati positivi almeno per quanto riguarda i sessi opposti (e qui i cani tutor sono veramente preziosi!!) Non aspettatevi miracoli, perché purtroppo quello che è mancato nelle prime settimane di vita non si recupererà mai al 100%: però si possono vedere grandissimi miglioramenti.

6 – Avete scelto un American Bulldog, non potete pretendere che sia amichevole con gli altri cani!!!
Ma come??? “fino a una settimana fa giocava con tutti, e adesso litiga!”
E’ normale! Il cane matura, non può essere un cucciolone a vita! Quando matura, comincia a tirar fuori quello che è insito nel suo DNA, quello per cui è stato selezionato.
Non potete pretendere che faccia il compagnone con tutti i suoi simili, una volta diventato adulto. Sarebbe come lamentarsi perché un barboncino non fa la guardia, o perché un bassotto non si tuffa in mare per salvare qualcuno che sta affogando. Bisogna pensarci bene quando si sceglie una razza!
Attenzione, un American Bulldog NON è mai un “cane da rissa”!!!
I nostri AB combattono se dall’altra parte trovano un avversario altrettanto deciso a lottare: altrimenti lo ignora, si fa gli affari suoi, lascia perdere.
Se però qualcuno va a sfidarlo… troverà pane per i suoi denti!!! Evitiamo di metterlo alla prova!!

7 – Molte risse potrebbero essere evitate impedendo che il cane marchi in continuazione.
Sembra banale ma invece è fondamentale! I maschi ( ed a volte anche le femmine!!) che alzano continuamente la zampa per lasciare una gocciolina di pipì (che comunque contiene tutte le informazioni per chi la annuserà) ogni tre metri, sono o saranno adulti rissosi, perché troppo territoriali.
Marcare tutto il proprio giardino va bene ma marcare ossessivamente il mondo intero, NO.
Impediamoglielo, tirandolo semplicemente via con un invito del guinzaglio. La territorialità, come l’aggressività, è una dote caratteriale che certamente non va inibita (specie se il nostro AB dovrà avere funzioni di guardiano), ma che va assolutamente regolata e, se è eccessiva, limitata.

8 – Alcuni consigli per dividere il vostro AB che litiga con un altro cane
– NON mettersi in mezzo alle teste azzannanti, ma sollevare i cani per la coda (se ce l’hanno) o per i posteriori (in assenza di code), cosa che devono fare in contemporanea i due proprietari, se sono entrambi presenti. Non funziona nel 100% dei casi, ma in moltissimi casi sì;
– se si ha a che fare con un cane sciolto, randagio o comunque senza un umano di riferimento lasciare il guinzaglio e lasciar fare al vostro AB! Ovviamente è molto rischioso, ma mettendosi in mezzo si rischia solo di peggiorare le cose;
– non gridare, strattonare, colpire i contendenti! Penserebbero che è l’altro cane a far casino o a fargli del male, e lotterebbe ancora più forte; ricorrete alla buona, vecchia secchiata d’acqua (anche questa non funziona sempre, ma spesso sì) qualora sia disponibile!
– NON provare assolutamente MAI a “tirar via” un cane piccolo dalle fauci di del vostro AB, perché ci sono stati casi in cui è stato proprio l’umano ad ammazzare il cagnolino “strappandolo via” mentre l’altro si limitava a tenerlo fermo, e se gli fosse stato permesso di finire la ritualizzazione senza interventi umani forse gli avrebbe causato solo un buchetto o qualche ematoma. Gli AB sono cani da presa, se siete consapevoli che il vostro AB è mordace, quando uscite consigliamo sempre di portare con voi un cuneo, perché l’unico modo per fargli aprire la bocca senza far male al cagnolino è quello di far leva sui suoi molari. Esistono cunei di legno o di plastica, li trovate nei negozi per animali forniti di attrezzature da addestramento. NON fatelo mai a mani nude!!! Rischiate di lasciarci qualche dito senza comunque riuscire ad aprire le sue fauci! Non è caso che si chiamano cani da presa!
– ricordarsi che l’unico momento in cui c’è ancora speranza di ottenere una risposta dal cane (ad un nostro comando) è quello che precede la rissa! Dobbiamo prevenirla noi!! Quando è già iniziata, neppure il cane-robot più preciso del mondo accetterà mai di abbandonare il combattimento per rispondere ad un richiamo o ad un qualsiasi altro ordine.
Infine, ricordate che intervenire in una rissa, magari tirando via il vostro AB col guinzaglio, potrebbe rovinare per sempre – o almeno molto a lungo – il vostro rapporto con lui.
Cosa pensereste, voi, se mentre fate a pugni, un vostro amico vi bloccasse le braccia, lasciando il vostro avversario libero di colpirlo? Restereste amici ancora per molto?

Per il cane è la stessa cosa! per lui voi siete il suo Dio ed il fatto che il Dio in cui credeva e di cui si fidava ciecamente, gli abbia impedito di difendersi e magari, strattonandolo via, abbia permesso ad un cane estraneo di morderlo, viene preso come un’offesa mortale che gli farà perdere ogni fiducia in voi!!!
Se proprio non si tratta di un’emergenza assoluta (tipo, appunto una rissa con un cane molto più piccolo di lui, con alte probabilità di risultato drammatico), spiace dirlo ma la cosa migliore è starne fuori!
Meglio un buchetto in un orecchio che un cane che non vuole più saperne di noi…e attenzione, quando diciamo “buchetto” lo diciamo a ragion veduta, perché spesso siamo proprio NOI a trasformare in dramma quella che poteva essere solo una scaramuccia. Anzi, il più delle volte lo è!

Ci sono, è vero, casi, in cui lottano seriamente e si possono ferire anche gravemente: ma diciamo che almeno in otto casi su dieci, la rissa è fatta di tanto fumo e poco arrosto. E’ ritualizzata. Per quanto “scenografica” sia, i cani ne escono con al massimo con qualche graffio e qualche ciuffo di pelo in meno. Proprio come succede di solito tra i lupi.
Certo siamo consapevoli che non è facile capire la differenza tra quando si tratta di una lotta ritualizzata o quando si tratta di una vera e propria rissa dalle conseguenze devastanti!
Nel dubbio, è sempre meglio sperare che sia “tutta scena” piuttosto che infilarsi nella zuffa nel modo più inopportuno e peggiorare le cose… come quasi sempre avviene quando un umano si butta allo sbaraglio senza sapere quello che fa.

E’ estremamente opportuno cercare di prevenire i casi ad altissimo rischio, come quelli con i cani più piccoli; per tutti gli altri casi, se non hanno funzionato i tentativi di cui sopra, la cosa migliore è lasciare che i cani se la vedano da soli!
Anche perché spesso il risultato finale ci sorprenderà, ovvero ci renderemo conto che i cani non si sono fatti praticamente nulla e che gli unici ad aver rischiato (l’infarto) siamo stati noi!